mercoledì 4 maggio 2016

Genesi






PRESENTA :





   

             

 

          GENESI













In pricipio era SANGUE – La genesi


Buio, buio e ancora buio. L’oscurità, la mia ombra  che non si proiettava, il freddo, la fame, la sporcizia, l’immobilità, la claustrofobia … dove ero? Perché riaffiorano questi pensieri? Ho dimenticato tutto? No, so bene dove ero e cosa stesse accadendo; è solo che vorrei smarrire quel cassetto di memoria legato a quel periodo oscuro, ma non posso dimenticare, assolutamente ed è per questo che ho addirittura rinnegato l’alcol. L’alcol era l’unica altra fonte di divertimento per un assassino, dal momento in cui non ci erano concessi i piaceri della carne. Parlo di altra fonte perché un assassino gioisce, diventa euforico, il suo cervello eiacula, rinasce quando la sua lama diventa oggetto di carneficine; il rosso o altri colori del sangue, quello non umano, sono il nettare per un assassino ed io non ero da meno fino a quando …  Fino a quando qualcosa cambiò. Non ci era concesso avere sentimenti, o meglio solo pochi: la furia e il piacere della guerra. Nemmeno quando un compagno moriva potevi fregartene, gli assassini sono plasmati così. Che poi compagno? E’ vero che sto cambiando o sono cambiato, quella parola prima non aveva senso di esistere, era esclusa, mai inclusa, dal nostro lessico. I Phantoms of the Veil, nonostante il plurale dovuto al numero, erano un tutt’uno, erano tutti uguali, ma ora non esistono più; sono l’unico sopravvissuto di un atroce genocidio e ciò per cui provo rancore –ed ecco un altro sentimento prendere piede- non sono i 50 anni di prigionia, ma la perdita della mia amata, un’altra assassina, in quel dì di tradimenti. Ed è proprio così, l’amore è il primo sentimento sbocciato in un assassino, il primo sentimento di Me, non più un phantom; ora un nuovo essere si sta plasmando, un nuovo essere sto plasmando e non è più il fato a decidere per me. Sono uscito da quel turbine di cieco destino e non vita... adesso ho anche un nome, Aleor, ma non ho ancora perso  il piacere della violenza, non posso! Ed ora mi concedo una dolce melodia con la mia ocarina.








TESTO: Ferrara Michele "Texhnolyze"

ILLUSTRAZIONE: Tafuro Giovanni "JohnTaf"




NOTA : "Per precauzione, anche se crediamo non necessaria, se qualcuno volesse prendere un'immagine dal Blog, chiediamo con cortesia di mandarci prima un messaggio privato e poi di citarne la fonte. GRAZIE"

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